SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ volato giù dal secondo anello della Curva Nord. Come aveva fatto, nel maggio del 2003, Massimo Bruni. Un volo di almeno 6 metri.
L’episodio è avvenuto al 43′ del primo tempo della partita tra Samb e Sangiovannese. Per fortuna stavolta è andata diversamente: Emidio Di Luigi, 33enne sostenitore della Samb originario di Martinsicuro, non è in pericolo di vita. Anzi, le ultime informazioni che arrivano dall’ospedale Torrette di Ancona scongiurerebbero il peggio: una sospetta frattura biossea al braccio e un trauma cranico. Ma quanta paura.
Di Luigi, dopo essere stato portato al Pronto Soccorso dell’ospedale sambenedettese, è stato trasportato in eliambulanza ad Ancona (tra l’altro l’elicottero è atterrato nel parcheggio antistante lo stadio durante l’intervallo dell’incontro). Ma, sembra, più per una misura precauzionale e per un ulteriore accertamento sullo stato del trauma cranico che per una effettiva necessittà.
Di Luigi è cosciente e parla, e già pochi minuti dopo l’incidente era uscito dallo stato di incoscienza iniziale, facendo cennni con il capo e la mano verso la curva che lo applaudiva, proprio mentre veniva trasportato fuori dal Riviera in barella.
Al termine dell’incontro il dottor Mario Capriotti, medico sociale della Samb Calcio e tra i primi a prestare i soccorsi allo sfortunato tifoso, si era mostrato preoccupato: «Quando sono intervenuto era in coma: aveva tagli sul viso e perdeva sangue dalla bocca. All’inizio le sue condizioni erano disperate, poi, disteso sulla barella ha aperto gli occhi. E’ stato trasportato in ospedale per escludere che avesse lesioni interne. Da Torrette, però, in questo momento (erano le 17.40 circa, ndr) non sappiamo ancora nulla. Probabilmente il giovane era in preda ai fumi dell’alcool».
TENSIONE TRA TIFOSI. E dopo l’episodio sono seguiti attimi di animosità sugli spalti. Mentre giocatori, dirigenti, terna arbitrale e addetti alla sicurezza si mostravano indecisi sul da farsi – riprendere o meno la partita – la Curva Nord e i distinti iniziavano a prendersi a parole: gli ultras rossoblu volevano tornarsene a casa, mentre dall’altra parte hanno iniziato a sostenere la Samb, manifestando il loro desiderio di continuare a vedere la partita.
A quel punto un gruppetto di tifosi dalla Nord si è mosso sotto i distinti, nel tentativo di fare irruzione nel settore. L’intervento di alcuni steward ha evitato che questo accadesse. Nel giro di pochi minuti, per fortuna, si è ristabilita la calma.
Resta però una spaccatura all’interno della tifoseria, tra la curva e gli altri settori del Riviera.
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Alle persone che frequentano la Curva e che si definiscono "tifosi" vorrei solo dire che queste cose succedono per mancanza di civiltà, perchè alla partita ci si va per guardare la partita(per prima cosa) e anche per tifare la propria squadra del cuore ma sempre in maniera civile e composta. Ditemi che senso ha "guardare" la partita a cavalcioni sulla ringhiera. Questo triste evento, perchè un ragazzo ha rischiato la vita, non è una casualità perchè si sa che stare a cavalcioni sulla ringhiera si rischia! Alla Samb consiglio di seguire la stessa procedura attuta dal Bayern Monaco ossia quella… Leggi il resto »
per the fly:
non stava a cavalcioni sulla ringhiera ma appoggiato come tutti gli altri.se le cose nn le sai meglio tacere caro the fly.
Io sono un abbonato alla curva, e insieme ad altri che erano con me pensavamo che la partita si dovesse giocare dal momento in cui si era detto che le condizioni del tifoso non erano gravi. Si era già capito di non essere di fronte ad un altro caso Cioffi, per fortuna.
Se poi alcune persone che frequentano la curva pensano di fare il bello e il cattivo tempo, questo è un altro discorso.
mi associo in tutto e per tutto a quanto dice the_fly
e' una vergogna!!!!
Io vorrei dire un'altra cosa questi che si dicono tanto tifosi e che stanno in curva perchè invece di fare scioperi del tifo per gabriele sandri o fermare partite perchè uno "probabilmente in preda ai fumi dell'alcool " come detto dal medico cade giu da una balaustra sulla quale non si deve stare, perchè non smettono di sparare bombe carta che coi soldi già spesi probabilmente a gennaio potevamo comprare un altro giocatore. Ma purtroppo parliamo di persone per il quale tifo vuol dire fare quello che gli pare e farsi riconoscere solo per atti di rivolta invece che di… Leggi il resto »