SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Niente calcio per una domenica. E’ la risposta dei vertici federali alla giornata di follia che si è vissuta un po’ in tutta Italia ieri, dopo la morte del tifoso laziale Gabriele Sandri.
La decisione è stata presa al termine del vertice che si è svolto nella sede della Federcalcio lunedì pomeriggio alla presenza dei principali rappresentanti delle istituzioni calcistiche italiane, dal presidente della Figc Giancarlo Abete fino al vicepresidente federale e presidente della Lega dilettanti Carlo Tavecchio.
«Raccogliamo l’invito del ministro Melandri per rispetto alla morte di Gabriele Sandri e della sua famiglia e per ribadire l’enorme valore della vita, con la forte convinzione che combatteremo ogni forma di violenza» ha spiegato il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete.
Con la A che avrebbe comunque riposato in virtù dell’impegno della Nazionale in Scozia, resteranno chiusi anche tutti gli stadi di B e C. Per la Samb niente trasferta a Potenza.
Il presidente rossoblu Gianni Tormenti, contattato poco dopo le ore 20, non ne sapeva ancora nulla: «Non ci hanno comunicato niente – dice l’imprenditore di Martinsicuro – Domani la squadra torna regolarmente al lavoro. Cosa ne penso? Che questa decisione non porta a niente. Il discorso purtroppo è molto più generale, è una questione di cultura sportiva».
Si ritorna indietro di qualche mese, precisamente allo scorso febbraio, quando l’ispettore capo Filippo Raciti morì in seguito agli scontri avvenuti fuori dallo stadio durante l’incontro Catania-Palermo. Anche allora il mondo del calcio decise di fermarsi per una domenica.
Ma la decisioni prese dai vertici federali non si limitano a questa. Chiuse infatti a tempo indeterminato le curve di Taranto e Bergamo, dove domenica le intemperanze dei tifosi jonici e orobici hanno portato alla sospensione di Taranto-Massese e Atalanta-Milan.
Le trasferte a rischio saranno limitate da due norme restrittive: la possibilità dei prefetti di chiudere settori dello stadio per motivi di ordine pubblico e il divieto di vendita cumulativa dei biglietti, che potranno essere acquistati uno per persona e solo nella provincia dove si gioca la partita. In sostanza, a quanto si è appreso, un tifoso per andare in trasferta dovrebbe prima recarsi nella provincia dell’incontro per acquistare il biglietto.E ancora: i questori potranno vietare le gare anche nel caso di incidenti al di fuori dello stadio.
Ma non è finita: entro il 1° marzo tutti gli stadi con capienza superiore ai 7.500 spettatori – non il Riviera delle Palme quindi – dovranno disporre di steward adeguatamente selezionati e formati, altrimenti sarà richiesto ai prefetti competenti di far disputare le gare a porte chiuse.
Giovedì si terrà un altro consiglio federale . «Dovremo adottare altri tipi di provvedimenti, affinchè si possa ricominciare con uno spirito diverso e in situazione diverse» ha spiegato Abete.
Notizie estrapolate dai siti corrriere.it e gazzetta.it
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Bene… un poliziotto uccide un ragazzo normale (non un violento) e cosa cambia? Che non si può più andare in trasferta. Certo, potrebbero vedermi in un autogrill con una sciarpa e spararmi da 90 metri (quale arma a questa distanza rompe il vetro di una macchina e ferisce mortalmente una persona?? siamo di fronte all'ennesimo insabbiamento all'italiana? Spero che queste siano le occasioni in cui i giornalisti facciano il loro dovere: rivelare verità)… Il calcio sta definitivamente morendo. Questa gente non è entrata mai in uno stadio… e non ha mai visto quel fiume rossoblù che pacificamente invadeva l'autostrada ogni… Leggi il resto »
Condivido al 100% ogni singola parola detta da Lorenzo!!! Così, con questo provvedimento nn si rischia una sola volta, bensì due!!! Oppure ci saranno magari anche degli orari stabiliti con relativi "sistemi di sicurezza" per farsi chilometri e chilometri per comprare un biglietto…?!?!?! Proprio oggi rivedevo su youtube tutte quelle belle immagini degli stadi delle nostre trasferte colorati di ROSSOBLU, (Parma, Napoi, Pescara, ecc ecc), che mostravano oltre all'attaccamento a questi colori, un'immagine coreografica stupenda rendendo tutto più bello!! Tutto ciò sta sempre + svanendo, di questo passo arriveremo a giocare a porte chiuse senza che ci sia un decreto!!… Leggi il resto »
Con il lasciar correre sempre tutto, si arriva, logicamente, a provvedimenti del genere (anche se il collegamento con l'omicidio del ragazzo mi sembra ancora da chiarire). Negli stadi troppa gente (per me anche uno è troppo) va per sfogarsi e guerreggiare con gli avversari (che brutto termine), e tante società hanno lasciato correre: perché? Perché gli ultras devono dominare e diventare padroni dello stadio? I calciatori, fanno anche la loro parte, con atteggiamenti disonesti e fanatici: ormai di sportivo c'è ben poco, è tutta apparenza, teatralità e ricerca del risultato ad ogni costo (anche disonestamente). E' da tempo che il… Leggi il resto »
io continuo a non capire cosa c entri quello che è successo un sabato mattina di qualche giorno fa lontano centiania di km dallo stadio con il mondo del calcio.. non capisco perche tutta questa guerra da parte degli ultras (e non dei tifosi )poi verso di chi?!..sono persone piene di infelicità pieni di problemi pieni di angoscia pieni di insofferenza.. e grazie a loro, persone tranquille,famiglie,papà con i rispettivi figli,che non vanno piu allo stadio..basti vedere nei filmati di questo fine settimana bambini che piangevano perche per sette giorni aspettavano con ansia la partita della loro squadra del cuore… Leggi il resto »
Il calcio non è malato. Il calcio, in Italia è morto. E non da domenica scorsa ma da molti anni. Da quando è diventato un mondo al di là della civiltà, un far west dorato dove tutto è permesso: bilanci e pagamenti in nero; calciatori superpagati, anche nelle categorie inferiori, oltre ogni logica economica; folcloristici presidenti padroni (ne sappiamo qualcosa anche noi) che si comportano come Bokassa africani; esigenze televisive che prevalgono su tutto; ultras che non guardano nemmeno la partita e allo stadio sfogano impuniti le loro frustrazioni e la loro rabbia con parole d’ordine traboccanti retorica e violenza;… Leggi il resto »
Ma è davvero la soluzione sospendere le partite per una, due o tre settimane? Secondo me la soluzione è semplicemente giocare a porte chiuse per un anno. Far sentire ad ogni tifoso la voglia di rientrare nello stadio e la paura che quelle porte si chiudano per un altro anno se qualche imbecille si comporta male. Si deve spingere ogni singolo tifoso a diventare garante della propria passione e isolare e denunciare chiunque o qualsiasi cosa possa compromettere una giornata di festa quale la domenica è sempre stata. Un comportamento civile non ce lo possono imporre dobbiamo averlo dentro e… Leggi il resto »
Cioè un povero ragazzo muore in autostrada, in una circostanza che secondo me c' entrava poco il calcio, perchè poteva essere un motivo qualsiasi quello della rissa, e mò non si può più andare in trasferta ( praticamente è così). stiamo davvero alla frutta! cioè fuori di testa. Che il calcio sia marcio ( come la società, e il calcio ne è un evidentissimo specchio) ci se ne accorge solo quando muore una persona ( per fortuna che a samb perugia quel razzo non colpì nessuno!) e si cacciano leggi assurde al di fuori d' ogni ragione…. come dopo la… Leggi il resto »