SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ottomila euro per la cura della sua immagine pubblica e 50mila euro per i diritti su un suo ipotetico libro. E’ quanto sarebbe stato offerto a Marco Ahmetovic da Alessio Sundas, curatore dell’immagine di artisti, star dello spettacolo o presunti tali.
Il responsabile della strage di Appignano, che sta scontando gli arresti domiciliari a San Benedetto del Tronto, potrebbe diventare un testimonial nella lotta all’alcol e alla guida spericolata. Oltre che autore di una biografia ovviamente incentrata sulla tragedia che ha spezzato quattro giovani vite innocenti e rovinato la sua.
Il nome di Sundas non è nuovo agli spettatori di “Mi Manda Raitre”, nota trasmissione che si occupa di piccole e grandi truffe ai danni dei cittadini e dei consumatori.
In un servizio del 9 marzo 2005, incentrato sulle disavventure di chi crede con troppa faciloneria di entrare nel mondo dello spettacolo, il talent scout toscano non ci fa certo una gran figura [CLICCA QUI].
Partecipare a casting per pubblicità e fiction televisive: questi gli obiettivi nel mirino di genitori e figli che hanno raccontato le loro testimonianze alla trasmissione della Rai; speranze spesso rivelatesi mal riposte.
Sul sito della trasmissione di Rai Tre leggiamo queste righe: «Navigando su internet, sono tutti incappati nella “Alessio Sundas Management”, un’agenzia di moda il cui titolare prometteva grandi prospettive e contratti di lavoro immediati per i piccoli modelli. Promesse però mai mantenute nonostante le cifre, a volte considerevoli, che alcuni genitori avevano investito nel progetto. Alessio Sundas, intervenuto in diretta durante la trasmissione, non ha saputo spiegare che fine avessero fatto tutti i soldi versati dagli ignari genitori. Nonostante infatti abbia continuato sempre a sostenere di aver utilizzato quel denaro per confezionare i book fotografici dei bimbi, non c’è alcuna prova tangibile che li abbia veramente realizzati, né tantomeno che li abbia inviati, come da lui sostenuto, ad agenzie di moda».

“Mi Manda Raitre” non è un tribunale e Sundas fino a prova contraria è la persona più corretta e onesta del mondo. La sua faccia d’angelo sta lì a dimostrarlo. Infatti non ce l’abbiamo con lui, ce l’abbiamo con quella mostruosa entità astratta che oggi si chiama “mondo dello spettacolo”.
Ce l’abbiamo contro un meccanismo che stritola le coscienze delle persone, che approfitta delle debolezze umane, dell’incolpevole ignoranza, della stolta indifferenza. Che trasforma dolori che meritano solo pena e riflessione in saghe di dubbio gusto.