Protesta. «La politica non è più una cosa seria». Giusto. Di fatti che confermano questa realtà se ne verificano almeno due al giorno già nella nostra piccola città. Da centrodestra e da centrosinistra, seppur con qualche inascoltata eccezione. E’ quindi un fatto assodato. Fino a prova contraria.
«La politica è diventata esclusivamente una forma di potere» Potere che spesso e volentieri diventa fonte di… economia spicciola. Altro fatto assodato.
Ma la cosa più brutta è che la maggior parte dei cittadini si è rassegnata a questo stato di cose, e pur non condividendolo, lo considera un aspetto con cui convivere. Un modo passivo per far dire a “chi comanda”, minoranza e maggioranza: «Siamo qui perché i cittadini ci hanno votato».
Altri non ci stanno, il sottoscritto compreso.
Comunque tra rassegnati e non, ritengo che rappresentiamo il 70/80% dei cittadini.
Voglio provare a spronare i rassegnati con queste due domande:
1-E’ vero che la politica non è più una missione? Se sì, perché?
2-Cosa fare?
Ai nostri oltre cinquemila lettori quotidiani chiedo risposte brevi e costruttive.
A chi va normalmente a votare suggerirei di togliersi prima dalla testa il partito che ha scelto nelle ultime elezioni.
Useremo i risultati per tentare di modificare (capovolgere sarebbe l’ideale) lo stato attuale delle cose. Invito che rivolgo principalmente a chi pensa di esprimere la propria protesta non andando a votare. Al contrario, alimenta il malaffare. Anche questo è oramai assodato.
Chi non si è ancora registrato a www.sambenedettoggi.it può inviare il proprio parere tramite e mail (n.perotti@sambenedettoggi.it).
Ritengo che questa civile protesta potrebbe andare oltre i fiumi di parole (nostre e dei nostri lettori) che i politici “sapientemente” ignorano per attutire… l’eco. E quindi diventare veramente utile.
(Alcune informazioni: sul finire del XIII secolo, Brunetto Latini definiva la politica la scienza e l’arte di governare lo stato. Da polis proviene polites – cioè il cittadino, nel pieno dei suoi diritti e dei suoi doveri e da polites ha avuto origine l’aggettivo politikos, con il valore iniziale di tutto ciò che appartiene ai cittadini. Poiché la città coincideva con lo Stato, politikos acquistò il significato di ciò che è relativo allo stato, o pubblico, e con politike tekhne si intendeva l’arte e la scienza delle cose pubbliche, cioè del governo)
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Direttore ma sei sicuro di volerti imbarcare in una avventura del genere? Hai mai tolto l’osso dalla bocca di un cane? Ti rendi conto delle ramificazioni del potere anche di quello spicciolo che abbiamo in città? Di quante complicità, omertà, compiacenze sono circondati questi personaggi? O ti fanno passare per un matto e stravagante o ti fanno chiudere l’attività o ti ammazzano civilmente. Comunque bravo per il coraggio e ti propongo di farci uscire tutti dall’anonimato creando dei veri e propri blog o pagine tematiche collegate al sito dove chi vuol dire la sua la dice con nome e cognome… Leggi il resto »
La politica non e' piu' una missione, se per "missione" si intende spendersi per il bene altrui nel massimo della propria scienza e coscienza. Il perche' e' nelle istituzioni. Le fondamenta di una Stato sono: Scuola, sanita', giustizia. Quando questi settori sono allo sbando, lo Stato e' allo sbando e diventa terreno fertile per ogni sorta di arrivismo e prevaricazione. I fronti su cui agire sono due: la gente e l'amministratore. L'elettore deve capire che il mandato che da al momento del voto non lo esime dal controllare, dal partecipare e dal far sentire la propria voce. I programmi elettorali… Leggi il resto »
Caro Tonino, hai proprio ragione. La tua idea (forum pubblico e on-line fuori dall'anonimato, magari anche riservato ai soli aderenti, e poi esposizione delle idee e delle azioni richieste) la covavo da tempo. Soltanto avremmo bisogno di un grosso aiuto da parte della città. Se ne riparlerà dopo Ferragosto…
GUARDATE CHE LA GRANDE MANOFESTAZIONE E' GIA' STATA ORGANIZZATA PER L ' 8 SETTEMBRE A ROMA DA BEPPE GRILLO , IO PROPORREI DI ORGANIZZARNE UNA LO STESSO GIORNO A SAN BENEDETTO DEL TRONTO MAGARI NE PIAZZALE ANTISTANTE IL COMUNE CON UN PALCO DAL QUALE OGNIUNO POTRA' PUBBLICAMENTE DENUNCIARE ABUSI E SOPRUSI DELLA POLITICA LOCALE. E NELLO STESSO TEMPO PROPORRE UN'ALTERNANIVA AL MALAFFARE AL CLIENTE LISMO DIFFUSO ANCHE QUI NELLA NOSTRA CITTA' . VORREI AGGIUNGERE INOLTRE CHE IN MOLTI CASI ANCHE A LIVELLO LOCALE IL MALAFFARE POLITICO RISULTA TRASVERSALE CIOE' ESPONENTI DI PARTITO DI DESTRA E DI SINISTRA CHE MAGARI SOTTOBANCO… Leggi il resto »
Raccolgo volentieri la provocazione del direttore e come assiduo lettore della vostra testata dico che dobbiamo andare avanti su questa strada. Siamo arrivati ad un punto in cui le persone comuni, che vivono del proprio lavoro, debbono riappropriarsi degli spazi impunemente occupati da chi confonde il bene pubblico col proprio tornaconto personale. Ma e’ anche vero che se non partecipiamo il malumore resta solo malumore ed invece chi ha piu’ coscienza civica la tiri fuori.
caro flammini, il vostro sito ormai è la sola voce democratica della città. l' unico posto in cui si può veramente dire qualcosa di importante. se vedi i vari commenti ce ne sono mollti di buona qualità e piano piano vedrai che le tante intelligenze che abbiamo in città, se stimolate, verranno fuori, alzeranno il livello della discussione politica e mortificheranno quelli che oggi ci amministrano con eccessiva mediocrità. la stampa locale, se si fa eccezione di scialotto, quando è ispirato e si ricorda delle sue origini, è ormai appiattita al potere di turno. quindi il vostro lavoro va non… Leggi il resto »
Caro Direttore, di solito non lo faccio, ma stavolta non posso esimermi dal commentere il suo disappunto. Premetto, come lei ben sa, che x me il suo giornale è divenuto un punto di riferimento utile alla mia attività di consigliere comunale, e pertanto credo di aver instaurato con lei e con i suoi collaboratori che si occupano di politica un rapporto di stima e rispetto reciproco. Detto questo però, la prego di permettermi di rivolgerle alcune critiche su questo disapponto. Lei scrive:«La politica non è più una cosa seria». «La politica è diventata esclusivamente una forma di potere», «Siamo qui… Leggi il resto »
Sig. Urbinati Fabio io dico che dovresti parlare solo ed esclusivamente per te ee non mettere la mano sul fuoco per altri consiglieri sia di maggioranza che di opposizione altrimenti tireresti indietro l'arto Carbononizzato loro invece la mano la usano alzare a comando come delle macchinette programmate a gettoni , una critica politica se vuoi la faccio pure a te ed e' la seguente: So che saresti dovuto essere l'unico consigliere comunale sambenedettese esponente di SINISTRA DEMOCRATICA poi non si sa ' per quale motivo (Il potere, la segreteria) hai rinunciato mestamente, ad oggi non ho capito la tua scelta… Leggi il resto »
Caro Pasquale, è vero che ho passato gran parte della mia militanza nelle sinistra Ds, ovvero il Correntone. Ma è vero che sono sempre stato convinto che i valori della sx Ds dovevano e devono essere parte integrante del nuovo Partito Democratico, così come lo sono stati del'Ulivo, x un nuovo riformismo che apra ai giovani, alla partecipazione, e alle nuove tecnologie con un occhio sempre attento al sociale. Ritenevo e ritengo tutt'ora che la scissione dei Ds sia un errore, un grande errore politico. Riguardo alla segretiria ho accettato, e se tornassi indietro rifarei la stessa cosa, proprio xchè… Leggi il resto »
Scusami Fabio ma alla prima mia disquisizione non hai fatto nessun commento, vuol dire che la pensi come me . dei tuoi colleghi consiglieri ? accetti e confermi la mia critica , l'arto non lo rischi?
Ti saluto e a presto.
Caro Tonino, sicuramente quella può essere una idea. Ci dobbiamo lavorare dopo le vacanze. Ma non si tratterà di un dare solo sulla fiducia. L’idea è di creare una di collaborazione tra testata e lettori, in modo che si formi una sorta di comitato di redazione allargato (naturalmente lasciando la necessaria autonomia alla redazione). Anche perché in questo modo (solo in questo modo?) si riuscirebbe ad assolvere alla vera funzione della stampa, ovvero libera e democratica. Si tratterà di studiare la forma più snella e funzionale. Sono altresì convinto che con il passare del tempo il nostro giornale, che aumenta… Leggi il resto »
Siamo pronti a ricevere qualsiasi di critica, possibilmente costruttiva e senza pregiudizio, perchè sono sicuro che aiuterà quei consiglieri di "primo pelo" come me ad allargare l'orizzonte della conoscenza delle problematiche del nostro territorio: In questo modo potremmo ascoltare anche quei cittadini onesti che preferiscono comunicare on-line piuttosto che di persona alle riunioni del bilancio partecipato. Un appunto "al Disappunto" del Direttore: dire che la politica non è più cosa seria significa "fare di ogni erba un fascio", le pare giusto?
Caro Flamini, anch'io ti conosco poco, ma anch'io come te metterei la mano sul fuoco sulla tua onestà intellettuale e la tua indipendenza, anche se sai bene che molti dei tuoi colleghi non lo sono. Per questo credo che l'errore + grande sia quello di generalizzare anche sui partiti. Caro Flamini non credi che il progetto del PD, che stiamo portando avanti con forza e determinazione, possa essere la vera novità Politica dal dopoguerra ad oggi in Italia? noi vogliamo che esso sia l'antidoto a tutte quelle cose che dicevi tu sui Partiti (basti pensare alle primarie anche x le… Leggi il resto »
Rispetto ai consiglieri di primo pelo, hanno avuto la fiducia della gente, bravi ragazzi con tanta voglia di fare, onestà ed entusiasmo, ma per ora sono stati prevaricati dal vecchio concetto di politica e continuano ad ingoiare rospi.
Nell'amministrazione appena uscita quando i bravi ragazzi ( non erano di primo pelo) non ci sono stati più il sindaco li ha mandati a casa.
Gaspari ha maggiore esperienza di Martinelli, non arrinverà a tanto, ma quanti rospi ingoierete ancora? Sarà troppo tardi? I paletti è meglio metterli subito!
Noi restiamo a guardare
Caro Fabio, io non intendo generalizzare. Qui stiamo parlando di sistema e in questo sistema il peso di "certa" politica e di "certa" stampa è equivalente. C'è Giorgio Bocca e c'è chi va avanti con le "marchette" (mi si perdoni la gergalità!). Così c'è De Gasperi o Berlinguer per un Gustavo Selva qualsiasi (ogni riferimento al personaggio è voluto). Il problema che io mi pongo, pur non essendomi mai candidato, è fino a che punto vale la pena "ingoiare rospi"; si agisce politicamente per cambiare le cose, ma fino a che punto è "politicamente" opportuno non alzare critiche? Fino a… Leggi il resto »