SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riportiamo di seguito un intervento del Cavalier Ragionier Enrico Perotti, commercialista del Consorzio Turistico “Riviera delle Palme”, unitamente all’avvocato Serena Romandini, legale dello stesso Consorzio, in risposta all’articolo pubblicato da www.sambenedettoggi.it in data 27 luglio, intitolato “Consorzio Turistico, nel 2006 la perdità è quintuplicata” (clicca qui per leggerlo):

La perdita effettiva risultante dal bilancio 2006 è di Euro 118.082.
Sull’importo hanno inciso negativamente tra l’altro le seguenti situazioni:
– “Oneri straordinari”, per spese di competenza anno 2005, per Euro 32.074 (conformemente vedere l’annotazione a pagina 8 della nota integrativa e il bilancio).
Su tale aspetto è doveroso precisare che detto importo, doveva essere imputato nel 2005, per cui la perdita dell’anno 2005 non era di Euro 22.742, ma bensì di Euro 54.816,00; mentre la perdita dell’anno 2006 sarebbe stata di Euro 86.008, con una differenza di Euro 31.192 tra gli anni 2005 e 2006.
Quindi la perdita non è minimamente quintuplicata, neanche raddoppiata pur avendo il Consorzio incontrato notevoli difficoltà che più avanti vengono evidenziate. Anzi come verrà detto se il Consorzio avesse ottenuto gli stessi contributi statali dell’anno precedente il bilancio si sarebbe chiuso in attivo.
Per quanto poi concerne gli elementi negativi di raffronto tra gli anni 2005 e 2006 del bilancio veniamo a precisare:
Nelle immobilizzazioni immateriali, c’è stata una dovuta flessione in quanto come tale, la voce ricomprende le spese di pubblicità che vengono ammortizzate annualmente, con la conseguenza che gli importi vanno di anno in anno a ridursi e poi ad annullarsi, salvo che le spese di pubblicità dell’anno vengono ammortizzate, invece di imputarle interamente nell’esercizio in corso.
Le spese di pubblicità, inserite nelle immobilizzazioni, si riferiscono a mostre realizzate e disposte dal precedente Consiglio di Amministrazione, di quello attuale decaduto.
Difatti dette mostre hanno creato e subìto rispettivamente forti costi e perdite, tali da costringere sempre il precedente Consiglio di Amministrazione ad ammortizzarle, altrimenti si doveva procedere allo scioglimento e liquidazione del Consorzio Turistico stesso, con gravi ripercussioni di natura civile e penale nei confronti del precedente Organo Amministrativo, a quello ora decaduto.
Poi, sull’attivo circolante, se è pur vero che c’e’ stata una riduzione da Euro 330.357 ad Euro 311.575, ma è altrettanto vero che al 31 dicembre 2006 il Consorzio Turistico aveva una posizione creditoria di Euro 311.575, mentre la posizione debitoria era di Euro 239.525, ovvero con una differenza creditoria di ben Euro 72.050, ovvero un attivo (e non passivo) di Euro 72.050.
Si consideri che il Consorzio Turistico al 31 dicembre 2001 aveva un debito di ben 1.948.000.000 lire, ovvero pari a Euro 1.005.025,13, così si legge nei registri – verbali del Consorzio.
Su tale aspetto, quindi il nuovo Presidente del Consorzio, potrà dormire sogni tranquilli, almeno si spera, salvo che non voglia subito depauperare l’attuale patrimonio.
Sul contenuto del conto economico, più propriamente su quello analitico, si rappresenta una notevole riduzione dei contributi attivi che gli Enti Statali (Provincia, Regione, ecc.) dovevano erogare a favore del Consorzio e ciò spiega anche la perdita subita dal Consorzio nel 2006 stesso.
Per esempio, il contributo da “STL” nell’anno 2005, è stato erogato a favore del Consorzio Turistico per Euro 148.100,00, mentre nell’anno 2006, ha ottenuto solo Euro 65.000,00 e il bilancio anno 2006, come sopra riportato, si sarebbe chiuso con un utile..
Sul massiccio incremento dei costi della produzione, importo caratterizzato principalmente dalla voce “costi per servizi”, si rappresenta che c’e stato anche un forte incremento di ricavi: da Euro 29.790 a Euro 278.918 con una differenza di Euro 249.128, tra il 2005 e il 2006, a favore di quest’ultimi (ricavi). Detti ricavi sono stati utilizzati per sostenere i “costi dei servizi”, che comunque sono superiori alla differenza dei costi tra anno 2005 (Euro 185.728) e anno 2006 (Euro 409.015), che vengono individuati in Euro 223.287 e complessivamente quelle differenze in Euro 25.841 a favore di ricavi.
Infine per quanto concerne l’importo di Euro 32.074, quest’ultimo si riferisce alla voce “oneri straordinari” come già detto di competenza anno 2005, e non “oneri finanziari”, che invece ammonta a Euro 2.943.
Ulteriori precisazioni: tutte le spese di pubblicità sostenute nella gestione dell’ultimo Consiglio di Amministrazione, sono state interamente spesate nell’anno di competenza, senza disporre della spalmatura in quote di ammortamento quinquennale, contrariamente a quanto avveniva precedentemente.
Il Presidente non ha mai usufrutito di rimborsi spese e non ha percepito alcun compenso per la carica di amministratore, contrariamente a quanto invece è avvenuto a favore di alcuni suoi predecessori. Inoltre non ha richiesto l’ausilio di un direttore all’interno del Consorzio Turistico, che invece era presente sotto la gestione Pompili. E’ stata definita la controversia giudiziaria con la Banca Biesse Sambenedettese che aveva concesso un sostanzioso fido garantito con fideiussioni personali dai signori Nino Capriotti e Luciano Pompili, i quali potevano essere direttamente chiamati ad estinguere il debito.
Su altri articoli apparsi sulla stampa si rappresenta ulteriormente: sotto l’aspetto debiti a carico soci o consorzio, si precisa che l’art. 11 dello Statuto Sociale del Consorzio Turistico, prevede che i debiti devono essere ripianati dai soci proporzionalmente alle rispettive partecipazioni. Pertanto è falso sostenere che i debiti sono del Consorzio Turistico e non dei soci.
Una migliore lettura dello Statuto avrebbe evitato alla persona che sostiene tali tesi errate, di fare brutte figure (tesi non sostenuta né da www.sambenedettoggi.it né da Riviera Oggi).
Inoltre non si è verificato nessun innalzamento di maggior pagamento della quota sociale, da Euro 1.000 a Euro 9.000, difatti c’è stata solo una richiesta di un contributo straordinario approvato quasi all’unanimità (90%) dall’assemblea dei soci del Consorzio Turistico che ha disposto il ripianamento dei debiti sorti nelle precedenti gestioni, pari a Euro 9.000 a carico di ogni quota posseduta dai soci.
Si ricorda a tal proposito che al 31 dicembre c’era un debito di 1.948.000.000 di lire e ciò non poteva farsi altro che ripianare i debiti, oppure generare la scomparsa del Consorzio Turistico .
Sconcertante risulta altresì, che alcuni soci, volevano ottenere i benefici del Consorzio Turistico, e poi non intendevano pagare le dovute quote anche ordinarie, vedi ad esempio ACOT, che si è avvalso anche di un errore procedurale giudiziario pur di non pagare davanti al Tribunale di San Benedetto del Tronto e ciò con aggravio di spese a carico del Consorzio Turistico stesso, difatti detto decreto ingiuntivo è stato ora riproposto, e non comprendiamo quali potranno essere le giustificazioni per non pagare, atteso, che lo stesso ha approvato la delibera del pagamento del contributo straordinario avvenuta con assemblea ordinaria dei soci del 15.04.2005.