SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Alla Samb andrei di corsa: non avrei problemi a cominciare il campionato come quarto, quinto attaccante o a percepire il minimo sindacale. Sarebbe un sogno, il sogno della mia vita».
Non ha bisogno di commenti il messaggio che l’attaccante Alessio Rosa, a Centobuchi nelle ultime due stagioni – in biancoceleste ha segnato qualcosa come 28 gol (12 il primo anno, 16 nel corso di quello appena archiviato) – spedisce alla società rossoblu. Già da tempo si parla di un possibile matrimonio tra la giovane punta (classe ’84) che ha fatto le fortune del club di Claudio Marocchi e la Sambenedettese di Gianni Tormenti.
Quest’anno Rosa è stato visionato dagli emissari di Viale dello Sport in più circostanze. Poi, a fine maggio, il primo contatto “ufficiale” con il presidente Tormenti, che ha risentito il giocatore a inizio giugno.
«E’ vero – ammette l’attaccante – ci sono state un paio di telefonate: ho ribadito la volontà di vestire la maglia rossoblu. Come ci siamo lasciati? Con la promessa che appena si sarebbero sistemate alcune cose avremmo approfondito il discorso. C’erano ancora da definire le situazioni dei due direttori Molinari e Pavone e bisognava aspettare».
E l’attaccante aspetterà ancora. Il tempo necessario – presumibilmente non molto – all’investitura del nuovo direttore sportivo (Guglielmo Acri è sempre in pole position).
Rosa rappresenterebbe la soluzione ideale per il ruolo di vice-Morante, visto che ha caratteristiche simili, pur essendo forse più prima punta, a quelle del giocatore romano. Identiche la capacità di mettersi a servizio della squadra e la forza fisica.
LE ALTRE OFFERTE Una cosa è certa: Rosa difficilmente il prossimo anno vestirà la maglia del Centobuchi. Sulle tracce della punta ascolana mezza serie D – comprese le due marchigiane Cagliese e Sangiustese – ma soprattutto club di C.
L’offerta più importante che sarebbe pervenuta al giocatore è quella del Rovigo (C2/B), pronto a offrirgli su un piatto d’argento un contratto triennale. Un timido interesse pare esserci stato anche da parte del Gallipoli e, a suo tempo, del San Marino, due piste però che allo stato attuale delle cose non sembrano ancora percorribili.