SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Da Rozzano, in provincia di Milano, il lettore Enrico Spaolonzi ci ha inoltrato il testo della lettera che egli ha inviato a Massimo D’Alema il quale, intervistato al vertice Nato di Oslo dal Corriere della Sera di venerdì 27 aprile, aveva detto fra l’altro: «Paragonare il progetto americano in Europa allo scudo sarebbe come mettere sullo stesso piano la Sambenedettese e il Manchester United».
Dunque un milanese – che San Benedetto del Tronto la conosce e la apprezza da anni come ospite estivo – che ha voluto intervenire sulla vicenda interpretando nel modo più autentico spirito e intenzioni del nostro giornale che aveva criticato il ministro, unico a farlo fra la stampa locale. Lo stesso giornale – il nostro – che assieme al gemello Riviera Oggi da qualche tempo si fa sostenitore della tesi che il buon nome della Samb potrebbe non poco aiutare le fortune del nostro Turismo.
Lui, “forestiero”, che scrive a D’Alema firmandosi con nome e cognome, a differenza di vari altri sambenedettesi i quali invece – trincerandosi dietro un comodo anonimato – non trovano di meglio che prendersela da piccoli provinciali con il nostro giornale per aver “osato” criticare nentepopòdimeno che il ministro degli Esteri.
Questa la lettera inviata da Enrico Spaolonzi a Massino D’Alema.
Le voglio dire, anche a nome dei sambenedettesi tutti, che mi sono stufato dei continui paragoni nei quali la nostra amata squadra è sempre tirata in mezzo come esempio negativo di blasone calcistico.
La informo, perchè evidentemente non lo è, che la Sambenedettese, oltre ad essere una gloriosa società seguitissima dai propri tifosi, rappresenta una città di 50 mila abitanti che in estate diventa di 200 mila affezionati visitatori, molti dei quali vanno lì e si innamorano della gente, del posto, della squadra di calcio (come è successo a me), e di tutto il resto.
Le ricordo infine che Lei è un uomo politico, e dovrebbe stare attento ad offendere e infangare il nome di una squadra e di una città.
Un consiglio: di fianco al Manchester, la prossima volta, ci metta la sua Roma, che dal Manchester ha preso 7 pere, oppure il suo Gallipoli, che guarda caso ha perso in casa proprio contro la Sambenedettese quest’anno. Cordiali saluti
Ringraziamo Enrico Spaolonzi a nome dell’intera città.
Va solo aggiunto, in conclusione, che Spaolonzi ha scritto la sua lettera prima della partita Milan-Manchester. Vorrà dire che il prossimo che si farà avanti a farsi beffe della nostra città – magari da un palcoscenico internazionale, come ha fatto D’Alema – almeno dovrà correggere così il suo eventuale confronto denigratorio: «Paragonare questa cosa a quest’altra sarebbe come mettere sullo stesso piano la Sambenedettese e il Milan».
E un invito a Massimo D’Alema. Se troverà il tempo fra i suoi tanti impegni internazionali, il prossimo 13 maggio venga a vedersi al Riviera delle Palme la partita di ritorno Samb-Gallipoli. Ovviamente per tifare Gallipoli.
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Lascia perdere Enrico…non dobbiamo dimostrare niente a nessuno. La nostra squadra è il simbolo dell'orgoglio di una città e del suo stile di vita. Chi ci conosce questo lo sa già.
Ha fatto benissimo caro Enrico. Complimenti.
PERCHE’ NN SI PREOCCUPA DEI PERSONAGGI CHE PRESENZIANO AL “CONCERTONE” DEL PRIMO MAGGIO…VENGA PURE CON LO YACHT NEL NOSTRO PORTO….SAREMO LIETI DI FARLA ATTRACCARE…
Fossero questi i problemi…
Ragazzi io la penso in maniera opposta a D”alema. più a destra di me non si può. Non scherziamo e non strumentalizziamo, sicuramente non voleva offendere anche perchè gli è venuta in mente la SAMB come squadra di categorie inferiori, ma molto consociuta piuttosto che altre squadre sconosciute.
D’Alema ha fatto un semplice paragone legittimo e comprensibile