CUPRA MARITTIMA – Dopo Andrea Mora dei Verdi, continuiamo le interviste con esponenti giovani e, in qualche modo, legati alla tematica ambientale: ascoltiamo Matteo Gualano, 32 anni, assessore all’Ambiente e al Demanio.
Il problema principale di Cupra è il traffico sulla SS16. Come può essere risolto?
«Si tratta di una situazione complicata in tutta la Riviera. Dobbiamo incentivare l’uso di mezzi pubblici e il trasporto, in una autovettura, di più persone. Per la Statale appoggiamo l’idea di arretrare l’A14 da Porto Sant’Elpidio a Giulianova, e di declassificare l’attuale autostrada, che così accoglierebbe l’eccessivo traffico. Per quanto riguarda il rumore, invece, il nuovo asfalto fonoassorbente sembra che stia dando buoni risultati».
Veniamo alla Bandiera Blu, persa nel 2006: come vi state comportando?
«La perdita della Bandiera Blu fu dovuta ad una errata comunicazione, perché i dati su Cupra erano sempre buoni. Abbiamo comunque già inviato alla FEE, l’istituto che si occupa del riconoscimento, una ottima presentazione. Inoltre abbiamo attivato un Comitato Bandiera Blu».
Non è un controsenso creare un comitato non per migliorare la qualità ambientale, ma per garantirsi un riconoscimento di immagine?
«No, perché attraverso questo comitato teniamo sotto controllo tutto il settore ambientale, sostenendo il lavoro del singolo funzionario comunale: così conosciamo immediatamente la nostra reale situazione ambientale. Preciso che, a differenza di molte altre città, tra cui, ad esempio, San Benedetto e Grottammare, Cupra chiede la Bandiera Blu per tutta la sua estensione litoranea. Al momento, osservando i punteggi, credo che siamo in grado di riottenere il riconoscimento della FEE».
Duna marittima e Parco Naturalistico: due eccellenze di Cupra. Come valorizzarle?
«Per quanto riguarda la Duna, si tratta di un tratto di spiaggia unico tra San Benedetto e Pedaso. Probabilmente la recinteremo, per prevenire atti vandalici, come accaduto in passato. Inoltre predisporremo della cartellonistica informativa appropriata, con spiegazioni semplici, anche per agevolare le visite di scolaresche. Riguardo il Parco Naturalistico, questo si intersecherà con il Parco Archeologico, anche attraverso la piantumazione di essenze arboree tipiche del periodo romano».
La minoranza ha contestato in passato la realizzazione del nuovo polo scolastico dirimpetto al Parco Archeologico, proprio per una questione di impatto ambientale.
«Il polo scolastico non incide sull’area del Parco, che è tutelata dalla Soprintentenza. Il suo impatto ambientale è basso e, oltretutto, trovo sia lodevole far studiare i bambini nelle vicinanze di una ricchezza di tal genere, in passato trascurata».
Cosa hanno chiesto i cittadini negli incontri con i quartieri?
«Le richieste più frequenti riguardano la manutenzione delle strade e del verde. Per quest’ultimo aspetto, stiamo già provvedendo alla sistemazione della pineta nella zona ex Bugiardini, con potature, nuove piantumazioni, giochi e panchine. I cittadini sono molto interessati, inoltre, al tema della raccolta differenziata».
Qual è, su questo aspetto, la situazione di Cupra?
«Nel 2006 l’aumento della raccolta differenziata è stato di quasi il 5%. Questo grazie ai nuovi cassonetti per i rifiuti multimateriale e per la carta, che hanno sostituito le vecchie campane e, inoltre, sono stati aumentati di numero. Molto importante è stato anche l’acquisto, tramite Picenambiente, di un bio-trituratore, che riduce il volume delle potature e consente il loro riciclo come compostaggio per l’agricoltura».
Cupra verso gli 8 mila abitanti: non è un rischio per l’ambiente?
«Innanzitutto non sarà assolutamente compromessa la collina, la cui integrità rappresenta la nostra ricchezza. Cupra da poco ha superato i 5 mila residenti: per garantire servizi congrui è necessario un aumento della popolazione, altrimenti, con i tagli dallo Stato centrale, è difficile farcela».
Giovani e politica: è possibile?
«Personalmente sono gratificato dal confronto con persone anche di diverso orientamento politico. Mi piacerebbe incentivare la partecipazione giovanile con la nascita di comitati, non politici, ma di opinione, con i quali i ragazzi possono incidere nelle scelte della pubblica amministrazione».