SAN BENEDETTO DEL TRONTO – 5400 euro al mese: questa è la retta dovuta alla Casa Famiglia Santa Gemma di San Benedetto per il mantenimento delle due sorelle contese fra la madre – tornata recentemente in riviera dal Belgio – e il padre, residente nel paese nord europeo. Da cinque mesi, infatti, il piccolo Comune piceno è tenuto a pagare il 50% di questa retta (il resto è a carico della Regione Marche) poiché la madre delle bimbe fu arrestata per sottrazione di minori proprio a Castignano. Poi ci fu un lungo iter giudiziario per l’affidamento esclusivo a uno dei due genitori, tuttora in corso, e una sollevazione popolare al Paese Alto di San Benedetto per impedire il rimpatrio delle bimbe, nate in Belgio.
La gara di solidarietà è partita su interessamento del Prefetto di Ascoli Alberto Cifelli. Sono stati coinvolti la Provincia di Ascoli, l’Ambito Territoriale Sociale 21 e tutti i Comuni che lo compongono. In un incontro avvenuto in Comune, cui ha partecipato anche Cifelli, si è deciso di costituire un fondo per supportare situazioni del genere. Secondo la normativa, i Comuni sotto a 5000 abitanti godono di un finanziamento regionale del 50% sulle rette dei minori ospitati in case famiglia, mentre per i Comuni più grandi il finanziamento è del 16%.
«Il Comune di San Benedetto spende 235 mila euro all’anno per i minori in situazioni disagevoli», spiega l’assessore alle Politiche Sociali Loredana Emili. La sua omologa alla Provincia di Ascoli, Licia Canigola, vuole nuove convenzioni con le strutture di accoglienza e il rafforzamento della rete di famiglie affidatarie. Intanto, dice la Emili, si chiederà una riduzione della tariffa al Santa Gemma.
Il fondo andrà a beneficio soprattutto dei piccoli Comuni, come Castignano, che hanno bilanci economici ridotti.