SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Vito Padre, uno scafo in legno lungo circa 18 metri, al cui bordo si trovavano l’armatore di Martinsicuro Salvatore Calise, di anni 51, e due marinai, Roberto Di Giacomo di Giulianova, 38 anni e Luigi Marini, 62 anni, ache lui di Martinsicuro, è affondato nel pomeriggio odierno, intorno alle 16, in mare aperto, a circa tre miglia e mezzo da Cupra Marittima. Al momento solo il più giovane dei tre è stato individuato e tratto in salvo prima del sopraggiungere della notte.
Alla base dell’accaduto le difficili condizioni meteorologiche, con il maestrale che nel primo pomeriggio si è abbattutto sulle coste dell’Adriatico e il mare a forza sette. Tra le cause dell’incidente potrebbe in ogni caso esserci anche un errore di manovra, il quale avrebbe generato un guasto al motore, con conseguente apertura, a prua, di una falla. Poco prima, nei paraggi dell’imbarcazione di Calise, si trovavano altri tre pescherecci, i quali, come ha riferito Fabio Di Addezio, appartenente all’equipaggio della Sirius, vedendo i “colleghi” in difficoltà, hanno provato a chiedere se avessero bisogno d’aiuto, ricevendo però risposta negativa. Di lì a poco l’imponderabile, col Vito Padre inghiottito dal mare e i tre marinai in preda alle onde. Solo Roberto portava indosso il giubbino di salvataggio; Luigi faceva ricorso a una zatterina gonfiabile, mentre Salvatore si aggrappava a Roberto.
Intanto partivano i primi soccorsi, con almeno tre motovedette della Capitaneria di Porto e un elicottero del nucleo di Ancona, oltre ad una squadra di sommozzatori. I tre uomini hanno lottato a lungo col mare in burrasca, ma Salvatore, ad un certo punto, avrebbe detto a Roberto di non farcela più, lasciandosi cadere a fondo. Il marinaio, stremato anche lui, veniva trascinato dalla corrente a circa tre miglia dalla foce del fiume Tronto, dove, intorno alle 20, il peschereccio Don Guido riusciva a recuperarlo e a riportarlo in salvo, raggiungendo la banchina alle 20.45. Il superstite, davanti a una folla di giornalisti, amici, qualche parente e semplici curiosi, veniva in tutta fretta trasportato in ospedale a bordo di un’ambulanza.
Un pomeriggio davvero disgraziato in sostanza, con diverse altre imbarcazioni, delle Marche e del vicino Abruzzo, alle quali le difficili condizioni meteorologiche hanno causato parecchi problemi.
Continuano intanto le ricerche da parte della Capitaneria di Porto che confida di ritrovare sia Luigi Marini che Salvatore Calisi, anche se il buio, il mare increspato e, in generale, le difficili condizioni meteo, contribuiscono a complicare il lavoro di motovedette, pescherecci e aereo.
ULTIM’ORA. Le ricerche, senza sosta, condotte da ieri sera dalle tre motovedette della Guardia costiera, due di San Benedetto del Tronto e una di Giulianova, nonché da un aereo della Guardia costiera di Pescara e un elicottero, hanno portato al ritrovamento dei due dispersi, ambedue morti. Attorno alle 6, tre miglia al largo di Giulianova, è stato recuperato il cadavere del capitano Salvatore Calise, mentre alle 10, nei pressi della foce del fiume Vomano, a sud del centro giuliese, quello di Luigi Marini.