SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Protocollo numero 18.915 del 6 aprile 2006: progetto presentato al Comune di San Benedetto dalla Filippo Calabresi & C. snc, firmato dall’arch. Davide Ottaviani, collaboratore (occasionale) dell’ing. Giacomo Michelangeli: lo storico cinema Calabresi sparisce, al suo posto 42 appartamenti di circa 50 metri quadrati su quattro piani, per un totale di circa 8 milla metri quadrati e 20 mila metri cubi, sul lato di via Fiscaletti (di fronte alla ex Capitaneria di porto), che comprende le attuali tre sale cinematografiche. Duemila metri cubi andranno invece a formare una specie di enorme pozzo luce, sopra ai due piani commerciali sottostanti. Due gli ingressi: da via Fiscaletti e da viale Marinai d’Italia. Sulla facciata di via Fiscaletti verranno inoltre realizzati due mosaici, con scene di vita marinaresca.
Nessuna variante al Piano regolatore vigente: il complesso Calabresi si trova già oggi in una zona urbanisticamente classificata come “Zona residenziale di completamento, B1�?.
L’unica aggiunta che verrà apportata all’esistente saranno due piani interrati, con destinazione “garage�?. Il piano terra e il primo piano (fino ad un’altezza di 6,80 metri) serviranno invece a realizzare una galleria commerciale. Basterà come risposta a chi teme che il centro morirà senza lo storico cinema? Quel che è certo è almeno un cambiamento della geografia mentale dei sambenedettesi: e della geografia tout court della città. Spostare verso Porto d’Ascoli il cinema rappresenta forse una migliore distribuzione sul territorio comunale di una delle attività tipiche di una città, dai Lumière in poi. Ma al “centro�? una serie di negozi non saranno la stessa cosa: solo per ragioni affettive?
È ormai noto alla città e al mondo che la società della famiglia Calabresi è la stessa che si è aggiudicata la gestione del Palacongressi, previ lavori di completamento per circa sei milioni di euro (Cassa del Mezzogiorno, Regione Marche e Comune di San Benedetto hanno speso nel corso del tempo 20 miliardi di lire per arrivare allo stato attuale della struttura).
«I lavori per gli appartamenti non partiranno prima del completamento di quelli al Palacongressi», dice Fausto Calabresi, amministratore delegato della Palacongressi srl. Come dire: prima il nuovo cinema (con tutto che gli altri soci, in particolare l’ing. Marco Sciarra, hanno sempre sottolineato con forza la “polifunzionalità�? delle sale che verranno realizzate al Palacongressi), poi gli appartamenti. Durante la conferenza stampa di presentazione del “nuovo�? Palacongressi si era parlato di Natale 2006 o al massimo primavera 2007, per il completamento del “panettone�?.
E perché questi lavori possano partire – come i lettori di Sambenedettoggi.it ricorderanno – manca solo il parere (favorevole) della “Commissione provinciale di vigilanza per i locali di pubblico spettacolo�?, organismo insediato presso la Prefettura, che dovrebbe riunirsi venerdì prossimo (anche se su questo manca una conferma). Ottenuto questo documento, nulla più osterebbe all’avvio dei lavori, come ci aveva già confermato la responsabile amministrativa dell’ufficio lavori pubblici dottoressa Teresa Massi, nonostante l’esposto alla Procura presentato da Paolo Ferretti, titolare dei due cinema Odeon e Piceno di Ascoli e del Multiplex delle Stelle a Castel di Lama, per presunte irregolarità.